Prologo

« … liete si apprestano a combattere le Forze del Male e già calpestano il Ponte che adduce ai Troni degli Dei; il Destino ormai sta per compiersi e Heimdallr, il santo custode, suona a gran forza il grande corno di guerra; in silenzio, Odino conversa con la testa di Mimir e da lei cerca consiglio. » (strofa XLVI, Canto della Vǫluspá)

« Ed un grande e terribile inverno giungerà e perdurerà per molte lune e molti soli. All’ombra del gelo ogni legame tra gli uomini si scioglierà, in un vortice di sangue e violenza di là da ogni legge e regola. I due lupi (Skǫll e Hati) che, nel corso del tempo, perennemente inseguivano Sól (il Sole) e Máni (la Luna) finalmente li raggiungeranno, divorandoli, privando il mondo della luce naturale e con essa le stelle si assopiranno. Yggdrasill, l'albero dei mondi, si scuoterà e tutti i confini saranno sciolti. Le creature del caos attaccheranno il mondo e Fenrir, il lupo, verrà liberato dalla sua catena mentre il Miðgarðsormr emergerà dalle profondità delle acque. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia guidate da Hel. Al timone ci sarà il dio Loki. I misteriosi Múspellsmegir cavalcheranno su Bifrǫst, il ponte dell'arcobaleno, facendolo crollare. Heimdallr, il bianco dio guardiano, soffierà nel suo corno, il Gjallarhorn, per chiamare allo scontro finale Odino, le altre divinità, e i guerrieri del Valhalla (gli Einherjar). Nel grande combattimento finale, che avverrà nella pianura di Vígríðr, ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino, che quindi sarà vendicato da suo figlio Víðarr. Þórr e il Miðgarðsormr si uccideranno a vicenda, e così Týr e il cane infernale Garmr. Surtr abbatterà Freyr. L'ultimo duello sarà tra Heimdallr e Loki, che si uccideranno a vicenda, quindi il gigante del fuoco Surtr, proveniente da Múspellsheimr, darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante. » (Dalle profezie del Tomo dell’Eterno Divenire.)

« Tuttavia l’esistenza non è cessata ed io, Yves, sono qui a testimoniarlo. Chiunque giungerà su Eilean troverà me attraverso lo scibile e se tutto sembrerà oltremodo enigmatico, potrà chiamarmi ed io risponderò. Qualcosa di inconfutabile come stilla di sapere seminerò nella mente dei convocati. Nonostante il Ragnarok l’universo è perdurato, anche se i suoi echi si sono sentiti. Non in tutti v’è stata consapevolezza poiché esso s’è mascherato attraverso guerre, crisi e cataclismi che ciascuno ha dovuto subire. Le profezie dunque anche se veritiere, non erano precise e affinché vi sia pace Eilean prende su di sé il conflitto. Giungono dunque i giorni nei quali gli eroi convocati prenderanno sulle loro spalle le sorti dell’universo e gli Ordini torneranno a brulicare delle menti più eccelse di tutti i mondi. »


ambientazioni/prologo.txt · Ultima modifica: 2023/10/10 11:52 da 127.0.0.1