La Magia di Yggdrasil

Tutto è magia. La materia, per come noi la conosciamo, è costituita unicamente dal Mana: fluido Etereo che compone ogni sostanza ed entità. Essenza, etere che, vibrando a frequenze diverse, genera forme, colori, materie ed energie. Il mana è altresì da considerare come costituente occulta dell’alchimia e di ogni branca di lavorazione mondana. Le sostanze si compongono e si dispongono perchè è il mana a volerlo. I fenomeni Fisici sono figli delle regole che il mana segue per manifestarsi.
Volendo definire il creato, possiamo dire che esso è un compendio di tutte o quasi le possibili manifestazioni del Mana. Quanto più il Mana tende all'inerzia, tanto più la materia è tangibile e comune. Quanto più intensamente il Mana vibra, tanto più potenti saranno le manifestazioni della sua presenza. Sia il mondo spirituale che quello materiale sono manifestazioni della vibrazione del Mana. Immaginando una doppia scala di vibrazione del Mana questa può essere misurata sia per l'ampiezza e la qualità di ogni movimento, sia per l'intensità.

Nella scala di Frequenza Spirituale lo zero rappresenta il vuoto, o “assenza” o ancora, come vedremo dopo, “Ordine Assoluto”.
Man mano che le vibrazioni sono positive, le manifestazioni del mana assumono connotati che noi mortali potremmo definire “benefici”, mentre le vibrazioni negative sono legate alla porzione di realtà oscura e malevola popolata di incubi, demoni e non morte.

Anche gli Spiriti sono concentrazioni di Mana che, vibrando a frequenze di intensità diversa da quella a cui vibra il mana che costituisce la materia, hanno sviluppato coscienza e volontà proprie. Gli Esseri Viventi sono un miscuglio eterogeneo di sostanze materiali e spirituali, ove la parte spirituale vibra comunque maggiormente della parte materiale, tuttavia non riesce a separarsene essendovi imprigionata e vivendo un rapporto simbiotico con essa: la materia dei corpi degli esseri viventi può elevarsi a stato di materia non inerte, animata, mentre le anime che pervadono i propri corpi possono interagire con un mondo vasto e interessante come quello materiale, grazie al loro “esoscheletro” di carne ed ossa. Questo spiegherebbe anche perché nella morte i corpi dei viventi diventano rigidi e inerti come oggetti inanimati. La massa spirituale non smette di vibrare anche quando è prigioniera in un corpo materiale. Anzi! Usa il proprio corpo come amplificatore della propria vibrazione, che non è casuale. Tale vibrazione volontaria coincide in quello che i mortali definiscono «Volontà» e trova massima espressione in ambienti dove il libero arbitrio è un valore accettato o addirittura incoraggiato.

Gli usufruitori di magia, dunque, a prescindere dal piano materiale di esistenza non fanno altro che produrre vibrazioni controllate di mana attraverso la propria volontà coniugata da azioni, frasi, glifi, focus, e persino fede in una entità specifica della quale abbracciano interamente l’essenza spirituale. Gli arcanisti del multiverso, in sostanza, spendono la loro intera esistenza pensando di guadagnare così il potere di poter controllare la realtà che li circonda grazie alla magia, inconsapevoli del grande inganno operato ai loro danni dal fato. Si affannano, infatti, ad emulare ciò che la loro seppur infima componente spirituale potrebbe fare autonomamente senza aiuti o stampelle quali le cosiddette arti arcane. Nè loro è la colpa. La loro condizione di mortale fragilità li convince che senza corpo e arti arcane, non potrebbero far vibrare il mana a loro piacimento. Tale convinzione è così profonda da rendere a loro d’obbligo il salmodiare frasi specifiche, alle volte anche complesse da pronunciare, figurarsi da imparare a memoria. Questa loro convinzione è insormontabile al punto che anche se leggessero questo scritto, il decidere di ritenerlo veritiero credendoci fermamente non riuscirebbe comunque a liberarli dai vincoli cui è costretta la loro dottrina arcana. Non hanno tuttavia molto di cui lamentarsi: senza il corpo fisico non avrebbero comunque la forza spirituale necessaria per poter applicare la propria volontà e diversamente sarebbero null’altro che spiriti errabondi a stento dotati della cognizione di sè. E’ accaduto tuttavia che nei secoli qualche pioniere giungesse alla cognizione che la vita che scorre nel proprio corpo fosse un impedimento di qualche sorta e hanno trovato il modo di aggirarla guadagnando una immortalità forse ancor più fragile della loro condizione da vivi. Essi sono non morti o Leech o Lich. Quale che sia la loro condizione o maledizione auto inferta, essi popolano un corpo morto che per potersi muovere continua a necessitare dell’energia vitale. Tuttavia la condizione di non morte gli permette di liberare una maggiore porzione spirituale promulgando volontà quasi sempre a discapito dei propri simili ancor vivi.

Gli esseri spirituali superiori godono di ben altre condizioni. Essi posseggono cotal potere da manifestarsi a proprio piacimento. Riescono in questo e in infinite altre manifestazioni della loro volontà perché privati di un impedimento materiale. Ecco Perché entità superiori come le angeliche e demoniache riescono a muoversi nello spazio tempo senza limiti. La condizione mortale e caduca rende le entità di rango inferiore come gli abitanti dei piani materiali del multiverso degli ammassi energetici appetibili per le entità di rango maggiore. C’è un motivo preciso se questo avviene.
Le essenze mortali, una volta perduto il loro corpo, vengono risucchiate in contenitori spazio temporali definiti da loro incomprensibilmente ritenuti prigioni senza via d’uscita e rispondenti a termini come «paradisi» o «inferni». Del resto si tratta di un pagamento adeguato a chi li ha forniti di un corpo materiale, seppur per una durata limitata. Le divinità infatti concedono prima la vita a entità spirituali inferiori, e poi esigono l’energia di ciascuno dei loro “fedeli” quando essi muoiono imprigionandoli per l’eternità.

Caos, nulla e ordine trovano così senso in questa raffigurazione. Se lo zero è assenza, “morte ultima senza trasposizione di energia”, il Caos è ciò che gli si contrappone maggiormente in quanto tendente e desideroso di un universo pervaso da vibrazione permanente e incontrollata. Tra Caos e vuoto sussiste la maggior parte di ciò che esiste nel multiverso, anche considerando l’interpiano astrale, oltre a tutti i mondi manifestati sul primo materiale. Al Caos si contrappone il Nulla, estremo negativo, anch’esso popolato da entità estremamente potenti e terrificanti che da esso sono state corrotte.

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