Era mezzanotte quando arrivai a Prima, la capitale dell’Impero della Sacra Fiamma di Thorgoros, Dio del Fuoco e della Guerra, dell'Ordine e delle Leggi. La città brillava dalle luci della fiaccole accese per le strade, si poteva sentire dal vicino tempio i canti dei sacerdoti del dio falco. Stanco del viaggio entrai nella taverna e lì, come spesso si usa, vi era uno scaldo a narrare le storie della nazione e del continente.

“Dami et messeri di Prima udite udite, l’Impero è uscito ancora vittorioso da una battaglia contro i barbari del nord di Kilgar! Niente può vincere la Fiamma di Thorgoros”

La guerra imperversava da anni, sia a Nord con la rivolta del Popolo Libero, più spesso chiamati Barbari, sia nel resto del continente con l’Alto Concilio, la città-stato che prima era legata a Thorgoros da un contratto di vassallaggio, ora dichiaratasi autonoma per l'avversione che l'Impero mostra verso lo smisurato potere dei maghi e i loro simpatizzanti. Così si rivoltarono alla costante repressione dell’inquisizione imperiale che secondo loro impediva la crescita dei loro talenti.
Tutto questo però da due anni è passato quasi in secondo piano. Tutti gli abitanti del continente focalizzano la loro attenzione su una minuscola isola dove ormai da anni sta arrivando un'altra razza di invasori. Sono guerrieri morti di altri mondi e dimensioni che per motivi tutt’ora sconosciuti stanno ritornando alla vita su quest’isola che alcuni dicono sia maledetta altri che sia sacra.
Si sa che in quest’isola vi è una donna dalle doti arcane, forse un spirito o forse altro, conosciuta come la Dama dell’Albero e sembra collegata alla venuta di questi guerrieri di altri mondi. Alcuni dicono sia proprio lei a richiamarli.
Il glorioso Impero, l’altezzoso Alto Concilio e il barbaro regno del Nord stanno cercando di reclutarli per i propri scopi, anche se non si sa se si ci può fidare della lealtà dei Rinati. Fra essi possiamo incontrare i tre Capi fazione: lo Jarl Gunther l'Asciamartello, il mago Cornelius e il cavaliere Raeghar Fuoconero, comandante dell’impero.
Quale mistero avvolgerà l’isola? Non lo so ma ci devo andare, dopo questa bevuta, sembra che il futuro e le sorti di tutto il mondo di Astra dipendano da quest’isola e da tutti i Rinati. Per ora tuttavia mi godo il canto dello scaldo.